Il raggiungimento dell’obiettivo salvezza è arrivato con grande sofferenza e con altrettanta soddisfazione, ed è per questo motivo che lo storico traguardo per l’US Basket Lucera assume ancora più significato, soprattutto a causa delle grandissime difficoltà con cui squadra, staff tecnico e dirigenti hanno dovuto convivere per l’intera stagione.
Tuttavia non è questo il momento delle polemiche, perché prima di tutto c’è stato quello delle felicitazioni reciproche tra tutti i protagonisti che hanno dato il proprio contributo alla prima permanenza dell’ancora giovane società sportiva in un campionato nazionale come quello di C Dilettanti.
E la festa in realtà è stata già celebrata, situazione che ha offerto gli immancabili momenti goliardici ma in cui tutti hanno potuto esprimere il proprio sentimento di soddisfazione, dal giocatore più giovane al più anziano dei dirigenti, passando per lo staff tecnico e sanitario che ha svolto un grandissimo lavoro per tutto l’anno. Perché se la società ha avuto il merito di tenere unito l’intero ambiente, anche quando le sconfitte consecutive erano arrivate a 10, anche la squadra capitanata da Nicola Padalino ha saputo tenere duro, nonostante si trattasse di un gruppo che contava ben sette elementi che l’anno scorso hanno disputato (e vinto) un campionato regionale di serie D. Un grande salto di crescita tecnica e caratteriale, quindi, che è confermato dall’alto numero di minuti in cui anche i più giovani sono stati impiegati in partita, con sapienza e giusto dosaggio da parte di quel Roberto De Florio che ha svolto un lavoro certosino su ogni atleta, tirando fuori il massimo da ognuno di loro.
“Questa stagione spero abbia solo confermato che la nostra mission societaria è sempre quella dell’attenzione e valorizzazione dei giovani – ha detto il patron Davide Colucci – cercando di poggiare la propria attività prima su valori umani concreti e poi su questioni tecniche, tattiche e magari anche economiche. Con queste premesse che avevamo fatto sin dall’inizio, è chiaro che la salvezza ottenuta aumenta il compiacimento di tutti quanti vi hanno preso parte, conquistandola da dentro e fuori il campo”.
Inevitabile, quindi, il momento dei ringraziamenti doverosi, come quelli da rivolgere all’Amministrazione comunale di Sant’Agata di Puglia che ha ospitato, anzi adottato, per un’intera stagione la squadra nel palasport cittadino, tana e ancora di salvezza per la felice conclusione del campionato. Il pensiero va al sindaco il sindaco Lorenzo Russo, al suo vice Vito Nicola Cristiano e al capo di gabinetto Pietro Bove, senza contare l’apporto fondamentale dato dal professor Franco Cancellaro, ormai padrino putativo di tutti i giocatori.
Ma un contributo importante lo hanno dato anche il presidente del Coni di Foggia Giuseppe Macchiarola e il presidente della Federbasket provinciale Pasquale Dell’Aquila per aver assicurato sostegno istituzionale e supporto logistico nella ricerca dei campi di allenamento di Foggia e San Severo, alle cui Amministrazioni comunali va rivolto un sincero ringraziamento.
E se un risultato sportivo del genere si conquista con il merito di tutti, è anche perché ci sono persone che riescono a fornire contributi praticamente fondamentali, come quello del dottor Michele Princigallo, consigliere regionale FIP che ha assicurato la sua vicinanza con una consulenza pregna di esperienza pluriennale come dirigente sportivo del basket di Capitanata.
Appuntamento a dopo Pasqua, invece, per i primi annunci su quello che sarà l’immediato futuro in termini di programmazione e movimenti societari.