In Puglia, ad oggi, su 1.098.575 dosi di vaccino consegnate, ne sono state somministrate 1.012.639 con 85.936 dosi ancora inevase, in gran parte del tipo Vaxzevria Astrazeneca-Oxford-IRBM.
Il tasso di rinunce e defezioni, registrato dalle ASL pugliesi per il vaccino britannico negli hub territoriali, oscilla tra il 30% e il 40% su base provinciale ed è, verosimilmente, la diretta conseguenza della comunicazione confusionaria dei media circa i presunti rischi ed effetti collaterali dello stesso, nonostante le rassicurazioni dell'Agenzia Europea dei Farmaci sull'utilizzo nei pazienti over 60.
In particolare, in merito al rischio di trombosi, la nuova circolare con cui il Ministero della Salute ha aggiornato le Raccomandazioni ad interim sui gruppi di target della vaccinazione anti SARS-CoV-2 che hanno assunto Astrazeneca, ribadisce - per massima precauzione - che lo stesso vaccino è approvato dai 18 anni di età ma che se ne raccomanda l’uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni, tenuto conto del “basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte della elevata mortalità da Covid-19” precisando, altresì, che chi ha assunto la prima dose, indipendentemente dall’età, potrà assumerne anche la seconda sempre con il medesimo vaccino.
Nella considerazione che, allo stato attuale, Vaxzevria Astrazeneca risulta il vaccino di cui l’Italia ha acquistato il maggior numero di scorte e che l'approvvigionamento di altre tipologie di vaccini risulta di gran lunga minore e molto più lento, ho presentato una mozione urgente per impegnare la Giunta Regionale a chiedere una deroga ad AIFA per la somministrazione del vaccino Vaxzevria Astrazeneca-Oxford-IRBM anche ai soggetti under 60 su base volontaria, una volta terminata l'inoculazione a tutti gli over 60 che ne abbiano fatto richiesta.
In piena terza ondata e con ancora troppi decessi giornalieri, lasciare inutilizzate nei frigorifero degli hub un numero considerevole di dosi rischierebbe di rallentare ulteriormente una campagna vaccinale già di per sè con forti criticità, come evidenzia lo studio di LAB24 il quale stima, ad oggi, che, solo mantenendo una media di 29.575 inoculazioni giornaliere, il raggiungimento dell’immunità (70% della popolazione) sarebbe raggiunto, nella nostra Regione, nella seconda metà settembre. Proiezione, questa, che non tiene conto del fisiologico rallentamento di cui si sta parlando negli ultimi giorni a casua dei rallentamenti nell'arrivo delle nuove dosi di vaccini.
Ritengo utile concedere questa possibilità, ovviamente su base volontaria, anche per accelerare la campagna di vaccinazione con la speranza di tornare quanto prima alla normalità e limitare una crisi sociale ed economica che sta assumendo un profilo di fortissima cronicizzazione.
Antonio Tutolo
Consigliere della Regione Puglia